CETARA | Curiosità ed idee per la tua visita in Costiera Amalfitana

Cetara, così come tutti gli altri comuni della Costiera Amalfitana, è stata dichiarata “Patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO. Cetara deve assolutamente essere visitata da coloro che amano i posti tranquilli ed in cui è possibile apprezzare l’anima più verace dei luoghi. Infatti, Cetara, ancora poco conosciuta dai turisti rispetto ad Amalfi e Positano, è un tranquillo villaggio di pescatori, in cui apprezzare la vita della Costiera Amalfitana nel suo lato più genuino e local.

Un pò di storia ed informazioni su Cetara

Il villaggio di Cetara si trova in una conca nascosta tra i monti della Costiera Amalfitana, che scendono possenti verso il mare. Il nome del monte che li avvolge è Falerio, dal quale scende un ruscello verso il mare, che gli abitanti del posto chiamano “Cannillo”. Cetara, nonostante sia nascosta tra le montagne, è esposta al mare e alle sue intemperie. Per questo motivo, nel corso della storia è stata soggetta a diverse invasioni di popoli provenienti dal mare.

Per molto tempo sotto la dominazione di Amalfi, passò poi alla dominazione dei Normanni, fino a passare alle dipendenze dell’Abbazia di Cava de’ Tirreni. Un’importante invasione fu quella dei Turchi, che segna una triste fase in cui i suoi abitanti furono ridotti in schiavitù e molti di loro persero la vita. Fu proprio per difendersi dalle invasioni di questo tipo che venne costruita la torre che serviva ad avvistare l’arrivo dei Saraceni e che, oggi, domina il paesaggio di Cetara e la rende unica.

Cetara, tra invasioni e dominazioni, è stata da sempre un paese di pescatori. Alcuni di essi partivano dal suo piccolo porto per dedicarsi alla pesca anche per mesi interi, lontano dalla loro terra, per esempio per dirigersi nei mari dell’Algeria e del Marocco per la pesca delle acciughe. La maggior parte dei pescatori, invece, si è dedicata da sempre alla pesca e alla vendita delle alici e dei tonni, questi ultimi tramite le tonnare. E’ proprio dal nome latino “cetaria”, cioè tonnara, che deriva il nome di Cetara.

A Cetara per una passeggiata

E’ possibile soggiornare direttamente a Cetara, e di qui visitare tutta la Costiera Amalfitana, oppure, ci si può recare per una passeggiata durante il proprio soggiorno a Salerno, o in qualsiasi altro villaggio della Costiera. Raggiungere Cetara è molto semplice (in particolare da Aprile ad Ottobre, quando sono attivi i traghetti), parlo di come raggiungere Cetara più avanti

Sia che giungete a Cetara dal mare, sia in autobus oppure in auto, quello che dovete fare sicuramente è una passeggiata nel centro. Non vi aspettate un villaggio come Positano o Amalfi, pieno di negozietti dove fare shopping di abbigliamento. Qui sarete sorpresi dalla semplicità di una vita incentrata sulla pesca e, quindi, molte saranno le botteghe di prodotti tipici culinari a base di pesce e i ristorantini dal profumo inebriante.

Si può dire che il Ristorante S. Pietro divide la città di Cetara tra la parte abitata, che si sviluppa in salita verso il monte Falerio, e la parte sul mare dove passeggiare percorrendo Corso Garibaldi. Scendendo da questa strada, troverete la spiaggia principale di Cetara proprio dinanzi a voi, dominata sulla destra dalla Torre Vicereale e sulla sinistra dal porto.

Per chi viene a Cetara per una passeggiata, consiglio di proseguire per Via Galea, verso il porto, e camminare sul molo, per poter ammirare Cetara dal mare. L’ideale sarebbe al tramonto, ma i colori della Costiera Amalfitana sono splendidi a qualsiasi ora del giorno. Dalla punta del molo si può osservare Cetara con il suo borgo, nella parte centrale, la Torre e la cupola maiolicata della chiesa di San Pietro Apostolo, il tutto incorniciato dal verde della montagna e dal blu del mare.

Una giornata al mare oppure una sosta per mangiare a Cetara

Cetara è il luogo perfetto per trascorrere una giornata al mare, in particolare per coloro che soggiornano a Salerno o in Costiera Amalfitana. La spiaggia centrale, ben visibile arrivando in città, non è l’unica. Cetara nasconde altre due piccole spiagge che, soprattutto nei periodi meno affollati, rappresentano vere e proprie oasi naturali con acqua cristallina. 

Una delle due spiagge è nascosta dietro al porto, raggiungibile percorrendo via Galea. L’altra è la spiaggia del Lannio, che si trova dietro la Torre. Per raggiungere questa spiaggia, bisogna addentrarsi nei vicoletti nascosti del borgo, passando sotto un arco che si trova in Via Marina. Di qui, bisogna salire le scale tra le case e raggiungere Via Lannio, passare vicino la Torre e scendere le scale che portano fino alla spiaggia nascosta.Ora che conoscete tutte le spiagge di Cetara, vi resta solamente sapere che a Cetara potete anche fare una sosta per mangiare, prima di visitare qualche altro villaggio della Costiera, oppure fare un aperitivo al tramonto di ritorno da una giornata di mare o di escursioni. Assolutamente da provare è il pesce, ma, in particolare, il cuoppo di pesce e lo spaghetto con colatura di alici, le due specialità di Cetara!

Come arrivare a Cetara

Una visita a Cetara è perfetta per chi soggiorna a Salerno. Se siete in auto, potrete raggiungerla in 20 minuti (senza traffico), percorrendo la Statale SS163. Una volta giunti vi consiglio di parcheggiare l’auto al parcheggio privato in Piazza Europa e iniziare di qui la vostra passeggiata nel centro storico raggiungendo Corso Garibaldi, a piedi o con la navetta del parcheggio. Oppure, se siete fortunati, potete parcheggiare vicino al porto!

Raggiungere Cetara con i traghetti è ancora più semplice! I traghetti collegano Salerno con tutti i villaggi della Costiera Amalfitana, a partire dal porto del Molo Manfredi o del Porto Turistico Masuccio Salernitano. I traghetti sono attivi da aprile fino a fine ottobre e le corse da Salerno impiegano solamente 15 minuti per raggiungere Cetara. Per visitare la pagina completa con tutti gli orari, potete cliccare qui.

Che cosa aspettate a pianificare la vostra prossima vacanza in Costiera Amalfitana?

Intanto, se l’articolo è stato di vostro gradimento, per favore, lasciate un commento 🙂

Roberta

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